A proposito di amministratori

19 06 2009

Non è solo la lotta elettorale impregnata di passio­ni; lo è anche la vita pubblica con le gelosie personali che arrivano a coinvolgere i molti nel vortice passionale, creando un dedalo di intrighi per conquistare un centro o per scalzare la base ad avversari e a concorrenti.

C’è chi passa da una legislatura all’altra, da una scadenza all’altra, non pensando che alla lotta elettora­le come all’affare principale, l’unico, dimenticando fa­miglia, professione, pratica religiosa, doveri della pro­pria carica; ingolfandosi nella più difficile e tormentata esistenza che si possa immaginare.

A questo stato si è arrivati anche per le larghe re­munerazioni e i vantaggi accordati al posto ambito di deputato e di senatore; remunerazioni e vantaggi este­si anche alle cariche amministrative locali perfino dei comuni, nonché degli enti pubblici di ogni sorta.

Si va creando una nuova classe di politicanti-amministratori o di amministratori-politicanti; che estendono l’abuso della corruzione nell’ambito della gestione del pubbli­co denaro.

Luigi Sturzo, “Problemi spirituali del nostro tempo”, 214-215, 1945


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