Interessi pubblici e responsabilità politica

22 11 2009

Durante una delle più difficili crisi politiche che la città di Telese abbia mai vissuto, sono state più volte evocate tre importanti questioni: gli Accordi di Reciprocità, la sede del nuovo Polo Scolastico e la stabilizzazione dei L.S.U.

Su questi argomenti, si è giocata da parte della maggioranza la carta dell’“assicurare nell’immediato il regolare governo della cosa pubblica”, e quella che la comunità merita “un Governo che affronti l’ordinaria amministrazione ma affronti anche le tante questioni in campo”.

Dal canto suo una parte della minoranza, considerata l’importanza delle questioni, ha proposto in Consiglio Comunale la loro veloce approvazione, seguita dalle successive dimissioni di tutti i consiglieri. Tale era il senso dell’apertura politica, da aver spinto il gruppo consiliare di maggioranza ad ipotizzare un dialogo “con quelle forze politiche più consapevoli dei problemi che comporterà la verosimile fase commissariale” per verificare  “le condizioni per dar luogo ad un serio e responsabile confronto finalizzato ad individuare congiuntamente e con spirito di leale collaborazione – nell’esclusivo interesse della comunità telesina – le questioni prioritarie rispetto alle quali assumere le più idonee iniziative sul piano politico e amministrativo”.

Tutto questo tra il 30 ottobre ed 9 novembre.

Per capire meglio i termini di questa partita politica è opportuno cercare di capire meglio l’entità degli argomenti in questione e la loro tempistica, rapportata all’ormai noto stato dell’arte della politica locale. Gli Accordi di Reciprocità sono un modello di pianificazione concertata per l’utilizzo dei fondi europei del periodo 2007-2013. Essi prevedono l’accordo tra gli Enti di un territorio,  per individuare una strategia comune e condivisa d’intervento, in linea con quanto indicato dal Piano Territoriale Regionale (PTR). Gli A.d.R. sono promossi da un Partenariato Istituzionale Locale (PIL), costituito dall’aggregazione degli Enti Locali appartenenti ad un medesimo Sistema Territoriale di Sviluppo. Telese fa parte insieme con altri comuni del Sistema Territoriale di Sviluppo  B6 – TITERNO. Una delle novità previste dagli A.d.R., consiste nel fatto che dovranno essere costruiti intorno ad un Progetto Portante considerato strategico per lo sviluppo del territorio. Per la loro realizzazione, la Regione Campania ha previsto 500 milioni di euro, da ripartirsi su progetti d’importo variabile tra i 50 ed i 70 milioni di euro per ogni AdR. Tranne alcuni addetti ai lavori ed i rappresentanti dei vari Enti locali coinvolti, la maggioranza degli operatori e dei cittadini non solo di Telese ma presumibilmente della Valle Telesina, ignorano completamente cosa siano gli A.d.R. e non conoscono i dettagli di un eventuale Progetto Portante, non essendo stata fatta, ad oggi, alcuna pubblicità, contrariamente allo spirito e all’idea di fondo propri degli A.d.R. In altri comuni, il Partenariato ha promosso mediante avvisi pubblici, la partecipazione ed il coinvolgimento degli attori sociali ed economici del territorio attraverso una serie d’incontri aperti a tutti i soggetti privati sulle opportunità d’investimento e di finanziamento. Prescindendo dall’amara considerazione che di un A.d.R. che riguarda l’S.T.S. B6 non vi è notizia neanche sui siti dei Comuni più importanti che ne fanno parte, a Telese non si è fatto nulla, non si dice nulla, nessuno commenta. Un assordante silenzio bipartisan. E’ possibile che a circa 20 giorni dalla scadenza dei termini di presentazione, previsti perentoriamente per il 13/12/2009, non si sappia nulla? E’ possibile mai che i cittadini e le imprese di Telese debbano rinunciare ed essere esclusi da importanti risorse finanziarie che potrebbero essere veicolate sul nostro territorio? E’ accettabile che in un momento di grave crisi economica e di scarsità di risorse, gran parte della classe politica sia distratta da situazioni, che seppur importanti, non hanno certamente la scadenza dei termini così immediata?

Relativamente  alla questione del sito del nuovo Polo Scolastico o Centro Polifunzionale, và ricordato che il Consiglio Comunale  all’unanimità, il 10 Gennaio 2009, ha approvato il progetto per la localizzazione dell’opera sul suolo del Campo Sportivo di Viale Europa. Tralasciando considerazioni già svolte sulla mancata programmazione urbanistica, i fatti d’oggi sembrano riproporre il problema e confermare le perplessità sollevate all’epoca sulla scelta del sito (leggi “L’insostenibile leggerezza delle scelte”). Lascia stupiti che tutti i nostri politici, pur avendo partorito insieme la decisione, non abbiano effettuato una verifica approfondita della fattibilità tecnico-amministrativa del sito prescelto e, in subordine l’individuazione di una nuova area, a partire dal giorno dopo l’approvazione e si siano ridotti ad oggi, a circa un anno di distanza, a non aver ancora risolto lo stesso problema.

Infine, l’argomento della stabilizzazione dei L.S.U., la cui importanza tocca direttamente le vicende lavorative di diverse famiglie e va ad innestarsi su problematiche sicuramente ampie e complesse che sarebbe riduttivo provare a riassumere. Resta il fatto che non è una situazione d’oggi e che possibili soluzioni in grado di tutelare al contempo l’interesse dei lavoratori e quello della comunità, potevano e dovevano essere travate da tempo, con l’impegno congiunto di tutte le forze consiliari e sociali.

In questi giorni abbiamo ascoltato molte dichiarazioni, ogni giorno diverse, provenienti dalle parti politiche. Senso di responsabilità, disponibilità ad operare per il bene della comunità, richiamo a rassegnare le dimissioni, minaccia di rassegnare le dimissioni, tutto come in una brutta rappresentazione teatrale. E’ vero che i percorsi della politica non sempre hanno una direzione lineare, ma quello a cui stanno assistendo i cittadini di Telese in queste ultime settimane, assume sempre più contorni paradossali. L’attuale situazione non richiede laconici comunicati stampa, dichiarazioni fumose o strumentali prese di posizione, ma impone a chi ha responsabilità considerazioni approfondite, valutazioni politiche e scelte commisurate alla serietà del momento ed alle necessità del nostro paese.

Vincenzo Izzo


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